Provenza
Lasciatasi alle spalle la Liguria, la prima città che si incontra è Marsiglia, dove ci si imbatte nei palazzi del quartiere Panier, nella gigantesca chiesa la Major (con una cupola alta oltre settanta metri), nei palazzi del rinascimentale quartiere Canabière, ricco di antiche botteghe artigiane, nei piccoli negozi del Viex Port, luogo in cui è possibile, tra l’altro, apprezzare alcuni rudimenti navali, anfore, vasi e mosaici.
Lasciata la città, il panorama provenzale regala giganteschi scogli che, nello spazio costiero tra Calais e Marsiglia, sono tipici per il loro calcare chiaro e perché si immergono in un mare azzurro cristallino da ammirare ad oltre 500 metri di altezza e dove ci si può tuffare grazie ad alcune spiagge balneabili.
Il paesaggio prosegue imperterrito verso Cassis, dopodiché l’entroterra dona una vegetazione ricca e ordinata, altipiani montuosi e viti pieni di odori della terra, il tutto protetto dalle torri e dalle fortezze costruite nel medioevo per difendere la costa. Uno dei più famosi boschi della zona è quello di Saint Baume.
Da non dimenticare sono anche la paludosa Camargue, piena di fauna e flora, e la colorata Vaucluse, ricca di campi di lavanda e caratterizzata dalla presenza del fiume sotterraneo Sorge e del Mont Ventoux dove spira prepotentemente il gelido vento del mistral.
Passando per la Provenza non si può non ricordare la città di Arles, dove il famoso pittore dell’Olanda Vincent Van Gogh si cimentò in oltre quattrocento quadri e dipinti sul finire del 1800. Un enorme esposizione è a lui dedicata nell’ospedale di Arles, l’Hotel – Dieu du Saint Esprit, dove venne, tra l’altro, accolto il pittore per una sua malattia.
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