Jean-Luc Godard
Anticonformista e innovatore rispetto alle convenzioni estetiche tradizionali del cinema di quel periodo, Godard – nato nel 1930 - inizia la sua carriera come critico cinematografico dopo essersi laureato alla Sorbonne in Etnologia.
Collabora con alcune riviste del settore e pubblica saggi sulla sua visione simbiotica di letteratura, cinema e pittura. Nel 1955 realizza il suo primo cortometraggio "Opération béton", in occasione della costruzione di una diga in Svizzera, suo paese natale.
Il primo lungometraggio arriva nel 1959: “Fino all'ultimo respiro”, film che diventerà l’emblema della nouvelle vague. La rottura coi modelli narrativi tradizionali, montaggio sconnesso, attori che si rivolgono direttamente al pubblico, sguardi in macchina, uno sguardo sul vivere dell’epoca attento e dissimulato nelle vicende narrate sono i capisaldi di questo movimento cinematografico.
La carriera di Jean-Luc Godard può essere divisa in tre diversi momenti: gli esordi (1960 -1967) dove produce ben ventidue film tra lungo e cortometraggi che sono una foto della realtà, una critica alla diffusa mercificazione e al consumismo (cfr “Agente Lemmy Caution”, “Due o tre cose che so di lei”, “La cinese” e “Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica”.
Un secondo periodo tra la fine degli anni 60 e il 1972, in cui Godard fondò il gruppo Gruppo Dziga Vertov sperimentando un cinema collettivo e rifiutando il ruolo di autore come nomina gerarchica.
Dopo una pausa di qualche anno, l’avvento della tecnologia e del video corrispondono al ritorno di Godard dietro la macchina da presa: è il 1975 esce "Numéro deux" su un instabile rapporto familiare, mescolando la realtà con la fiction, la vita privata con la rappresentazione. “Passion” (1982) e “Prénom Carmen” (1983) sono esempi della sua nuova concezione estetica dell'immagine. Quest’ultimo film vinse il Leone d'oro a Venezia.
Con il film capolavoro “Nouvelle Vague” del 1990 Godard sigilla il suo talento: le immagini prendono il sopravvento sulle parole grazie a tecniche di ripresa sopraffine e sofisticate. Tra le ultime opere eccellenti di Godard ci sono “Hélas pour moi” (1993), “Histoire(s) du cinéma” (che è i una fiction in sei episodper la televisione francese, 1998), “Éloge de l'amour” (2001), “Ten Minutes Older” (2002).
