Storia fino ai giorni nostri
Dopo la guerra del ’15-’18, l’obiettivo francese fu quello di adoperarsi per schiacciare definitivamente la Germania, costretta a pagare un ingente somma di spese e a ridurre drasticamente le sue difese militari.
Anche per tutelarsi da un’ulteriore offensiva futura tedesca venne eretta la linea Maginot sul confine franco-tedesco.
Questo non bastò, anzi aiutò Hitler nella sua ascesa al potere in Germania, contro cui le politiche francesi e inglesi si dimostrarono molto arrendevoli.
L’inerzia dei due paesi, però, si fermò nel 1939 quando la Germania invase la Polonia: fu l’inizio del secondo conflitto mondiale. La Francia accusò il colpo: fu invasa dalle truppe naziste nel maggio del 1940 fino al 1944 quando gli Alleati accorsero in aiuto in Normandia.
Nonostante formalmente la Francia fosse uscita vittoriosa, Charles de Gaulle non fu invitato alla Conferenza di Yalta da cui però riuscì ad ottenere numerose terre tedesche ed austriache, in possesso prima di Hitler.
Dal 1958 la Francia ha una forma di stato di democrazia semi presidenziale, che vede il Presidente della Repubblica eletto a suffragio universale dal popolo e con numerosi compiti di governo.
Nel corso della Guerra Fredda tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica cercò di mantenere una politica a parte, ma la Crisi di Suez portò alla perdita delle colonie francesi, le più importanti sono il Vietnam e l’Algeria. Sul finire del ventesimo secolo Francia e Germania recuperarono i loro rapporti economici e commerciali e furono tra i fautori dell’avvento dell’Euro quale moneta unica nei paesi dell’Unione Europea.
Attualmente, la Francia si presenta come una delle potenze economiche di primo ordine nel mondo.
