Nizza
Nizza, per la sua posizione geografica, è stata un po’ contesa nella storia; basti pensare al bacino del fiume Varo considerato quasi sempre appartenente al territorio italiano. Nizza fu, difatti, città della Provenza, poi della regione dei Savoia, poi sardo-piemontese ed, infine, a plebiscito, assegnata alla Francia nel 1860.
Tuttavia, la cultura di Nizza era molto vicina all’Italia fino al 1900. E molto fece il governo francese per nazionalizzare la città: si cambiarono i cognomi, si censurarono le pubblicazioni in italiano. La popolazione più anziana conserva però il dialetto locale, occitano ma influenzato da quello ligure in maniera molto evidente.
I cartelli, a dispetto dei tentativi governativi, mantengono, infatti, ancora la traduzione italiana.
La demografia registra che Nizza è tra le cinque città più popolate della Francia (conta 345.000 abitanti e fino a 900.000 se si considera l’intera estensione urbana), mentre le statistiche connotano una forte propensione al turismo quale settore trainante dell’economia (grazie agli arrivi degli inglesi, americani, scandinavi ed italiani).
Geograficamente, la sua posizione è attrattiva perché si affaccia sul Mediterraneo e il territorio è pressoché pianeggiante tranne in quello del monte del Mercatore.
La città è anche bagnata, se così si può dire, da due fiumi perennemente asciutti (il Papillon e il Magnan) e accoglie anche alcune colline: le più famose sono Cimiez (ricca di rovine risalenti all’epoca romana) e la collina del Castello che separa il porto dalla città. Il clima è molto mite e le stagioni sembrano quasi non esistere: infatti fa caldo di giorno e fresco di notte tutto l’anno.
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